Fasano: “Movimento in comune” attacca la politica locale sulla sanità

Autore Redazione Canale 7 | sab, 25 giu 2022 18:22 | 740 viste | Fasano Movimento-In-Comune Pronto-Soccorso

Gli attivisti lamentano carenza nell’assistenza sanitaria

Il "Movimento in Comune" di Fasano rimarca le conseguenze della chiusura del Presidio di Pronto Soccorso in città con una nota al vetriolo. “Il gioco è vecchio ma la gente ci casca sempre – scrivono gli attivisti del movimento civico -: la politica è sempre più concentrata nel proporre ai cittadini come indispensabili scelte inutili e fare credere inutili azioni e scelte che sono palesemente indispensabili. Il vero capolavoro della politica locale e regionale in tal senso è quello della chiusura di tutti gli ospedali di paese, Fasano e paesi vicini compresi. Prendi un territorio di 40.000 anime che, a petto gonfio, la nostra amministrazione proclama superare in estate le 100.000 unità, poi toglili ogni servizio sanitario di urgenza e proclama al tempo stesso che, in un futuro radioso, ben 290 posti letto splenderanno nelle contrade fra Fasano e Monopoli. Peccato che la realtà sia molto più prosaica e triste: metti una sera un fasanese con una fibrillazione in corso, metti la corsa la corsa a quel tristissimo punto di accoglienza chiamato pomposamente PTA, metti la corsa in ambulanza fino all’ospedale Perrino ed attendi la conclusione solita… quella di rimanere abbandonato in codice arancione fra altri 40 casi, più o meno urgenti, in una barella di un Pronto Soccorso al collasso. Peccato che il cuore abbia un brutto vizio: più lo lasci a fibrillare e meno lui ha voglia di tornare a battere regolarmente, più le probabilità di lasciarci la pelle aumentano, e quindi le probabilità di salutare definitivamente questi ameni posti ambiti da mezza Italia. La storia dell’incubo notturno del fasanese fibrillante finisce dopo 10 ore, grazie ad un provvidenziale cardiologo di turno, a cui non resta che riportarti alla normalità con l’ausilio di una bella scarica elettrica da 120 joule. Una scarica che si poteva evitare se solo ci fosse stato un pronto soccorso degno di questo nome”. Infine un ultimo quesito quello che si pone in Comune: il turista affascinato dalle bellezze della nostra terra, sa che cosa lo attende se mai dovesse capitargli non un infarto ma anche una semplice frattura mentre gode del paesaggio nostrano?

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