BARI - In Puglia l’emergenza sanitaria non riguarda solo gli ospedali: anche il servizio 118 è in forte affanno. «A livello regionale – afferma Antonio De Maria, segretario regionale Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – su 550 medici previsti ne sono in servizio appena 190. Parliamo di una riduzione di circa il 75%, numeri che rendono evidente come il sistema sia ormai al limite della praticabilità operativa». È in questo scenario che la Fimmg Puglia lancia un forte allarme sulla grave carenza di medici sia nella Continuità Assistenziale (ex guardia medica) sia nel servizio di emergenza-urgenza, proprio alla vigilia delle lunghe festività natalizie. Una criticità diffusa su tutto il territorio regionale che, secondo il sindacato dei medici di medicina generale, rischia di compromettere seriamente l’assistenza sanitaria durante il periodo festivo. Particolarmente delicata è la situazione nella ASL Bari. Nella continuità assistenziale, in alcune postazioni della provincia, come Polignano, la situazione è già fortemente compromessa: da oggi alla fine di dicembre si contano sette giornate completamente scoperte e altre quattro in cui solo due dei tre turni previsti risultano coperti dalla presenza di un medico. A peggiorare il quadro contribuisce l’andamento stagionale delle patologie respiratorie. «Stiamo entrando nel pieno dell’inverno con una curva epidemica influenzale in crescita e con un sistema territoriale fortemente indebolito – spiega De Maria – una combinazione estremamente pericolosa». Secondo la Fimmg, la responsabilità non può essere attribuita ai medici, ma a una riorganizzazione mai realmente completata.