In Puglia calano i ricoveri fuori regione per la cura di tumori

Autore Redazione Canale 7 | mer, 13 dic 2023 19:15 | 307 viste | Regione-Puglia Tumori Reti-Oncologiche-Regionali Salute

I dati emergono da un’ indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti oncologiche regionali.

Sempre meno viaggi della speranza fuori dalla Puglia per curare i tumori. E' quanto emerso dalla presentazione della “Quinta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti oncologiche regionali”.

Se nel 2018 i ricoveri in ambito oncologico registrati fuori Puglia sono stati 9.440, nel 2022 invece sono passati a 7.777, con una diminuzione del 17,61%. Il costo della mobilità passiva in ambito oncologico è quindi passato dai 46 milioni del 2018 ai 37 milioni del 2022, con una diminuzione del 19,5% e un risparmio di quasi 9 milioni di euro.

“Nonostante il Mezzogiorno sia penalizzato dal Fondo sanitario nazionale – ha dichiarato il presidente della Regione, Michele Emiliano, che ha partecipato in collegamento alla presentazione – l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ci riconosce dei progressi: la riorganizzazione della nostra rete oncologica ha provocato un crescente impatto favorevole sugli esiti dello studio. Gli indicatori sulle prestazioni ambulatoriali di chemioterapia e radioterapia hanno registrato un notevolissimo passo in avanti, con punte di eccellenza nella provincia di Bari e ottimi in quella di Lecce. Complessivamente, secondo l’ISCO delle reti oncologiche regionali, l’indice sintetico di valutazione, mentre prima figuravamo tra le ultime posizioni, nel giro di pochi anni ci siamo attestati al decimo posto con una valutazione di 68,73. Dobbiamo proseguire su questa strada e rafforzare la capacità complessiva del sistema sanitario regionale, per abbattere le liste di attesa e contenere i viaggi della speranza, offrendo maggiori risposte di salute ai bisogni dei nostri cittadini in termini di prevenzione, qualità e sicurezza delle cure oncologiche”.

“Abbiamo finalmente invertito la rotta – dichiara Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e presidente dell’unità di coordinamento oncologico regionale –, recuperando reputazione e credibilità in ambito oncologico. I numeri, che vedono un recupero della mobilità passiva, raccontano di una sanità pugliese più in salute e più attenta a qualificare l’offerta assistenziale. Anzi, abbiamo anche registrato mobilità attiva verso il nostro Istituto, con pazienti che arrivano da fuori regione”.

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