Regione Puglia - Piano Casa: approvata la legge sul riuso del patrimonio edilizio e il minor consumo di suolo

Autore Redazione Canale 7 | mar, 19 lug 2022 18:44 | 1752 viste | Regione-Puglia Piano-Casa Attualità

I commenti del presidente della I^ Commissione Bilancio, Fabiano Amati e del consigliere regionale Stefano Lacatena.  

COMUNICATO - " Consumare meno suolo possibile promuovendo la riqualificazione e il riuso del patrimonio edilizio delle città pugliesi, offrendo ai Comuni l’opportunità di farlo semplificando le procedure burocratiche e dovendo rispettare regole chiare e limiti certi. È l’obiettivo raggiunto dalla V Commissione con l’approvazione, a maggioranza, della legge regionale che sostituirà il vecchio Piano Casa e le sue annuali proroghe con un complesso normativo organico e coerente". E' la dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Questi sono i tratti distintivi della nuova disciplina

COS’È = la legge sull’uso ecosostenibile del suolo urbano offre ai Comuni l’opportunità di ridurre il consumo del suolo promuovendo la riqualificazione ed il riuso del patrimonio edilizio esistente.

OBIETTIVI STRATEGICI = migliorare la qualità architettonica ed ambientale; aumentare la sicurezza statica ed igienico-funzionale; favorire la riqualificazione ambientale, paesaggistica ed architettonica delle città; contribuire alla riduzione dei cambiamenti climatici, innanzitutto agendo sulle prestazioni energetiche degli immobili.

STRUMENTI = interventi di ampliamento o demolizione e ricostruzione del patrimonio edilizio esistente, anche mutando la destinazione d’uso e sempre entro i limiti fissati dalle leggi nazionali e regionali.

AMBITI D’INTERVENTO = edifici esistenti in aree destinate prevalentemente ad uso residenziale (zone B e C) e quelli ubicati in aree rurali (zone E) che siano caratterizzati da degrado, sottoutilizzo o abbandono del patrimonio edilizio esistente; saranno consentiti interventi di riuso e di riqualificazione ottenibili con l’ampliamento o la demolizione e ricostruzione.

AMPLIAMENTO = nelle zone B e C è possibile intervenire una sola volta su uno stessoedificio, limitando l’ampliamento al massimo nella misura del 20% della volumetria complessiva e per non oltre 300 metri cubi; nelle zone E l’ampliamento può essere al massimo il 20% della volumetria.

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE = si può realizzare un aumento massimo pari al 35% della volumetria esistente nelle zone B, C e E, in quest’ultimo caso fino ad un massimo di 200 metri cubi; se l’immobile ricade in aree tutelate per ragioni ambientali, i Comuni possono autorizzare la nuova edificazione in un’altra area urbana, purché ci sia il parere positivo degli enti di tutela e chi propone l’intervento assuma l’obbligo di demolire e ripristinare l’area da destinare ad usi pubblici o ceduta al Comune.

LIMITI DI APPLICAZIONE = la legge è inapplicabile agli edifici anche parzialmente abusivi, nei centri storici e agli edifici di pregio architettonico e storico o, comunque, realizzati prima del 1950, e agli immobili che facciano parte del patrimonio di archeologia industriale della Puglia.

 

Con pazienza e cautela abbiamo elaborato uno strumento di programmazione e pianificazione dello sviluppo urbanistico delle città che rispetta i principi e le norme del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e, al contempo, offre ai soggetti privati l’opportunità di migliorare la qualità degli edifici esistenti, rendendoli anche più sicuri e meno impattanti a vantaggio dell’intera comunità.

La legge sarà sottoposta al vaglio del Consiglio regionale il prossimo 26 luglio e sono fiducioso che il dibattito in Aula determinerà l’ulteriore miglioramento dell’efficacia delle norme approvate.

 

L’approvazione del nuovo Piano Casa qualifica ulteriormente il lavoro di elaborazione normativa e politica svolto dalla V Commissione, lo stesso che ha già prodotto il Piano regionale per i rifiuti, dotando la Regione Puglia di indispensabili strumenti di programmazione e gestione ordinata del territorio e dei servizi.

Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

"Bene. Il testo sul Piano casa approvato dalla Commissione replica sostanzialmente la nostra proposta con parole diverse e in un clima di collaborazione e pace. Sono contento e ringrazio tutti i colleghi, perché l’esigenza del Piano casa, snociolato con formule di libertà senza il veleno delle ideologie, quindi più aderenti a principi di ambientalismo, legalità e prosperità, non è più patrimonio di pochi e ci rende tutti proponenti di un testo al servizio delle esigenze dei pugliesi”.


“Il nuovo testo consente, in coerenza con il testo originario, gli ampliamenti e le demo-ricostruzioni con le rispettive volumetrie premiali del 20 e 35 per cento, con destinazione finale residenziale e nelle zone B, C ed E, e per tutti gli immobili di qualsiasi destinazione ivi compresi. Spetterà ai comuni decidere gli ambiti da ammettere al regime volumetrico premiale, con deliberazione del Consiglio comunale non soggetta all’approvazione regionale; gli standard previsti potranno essere reperiti con cessione di aree o con monetizzazione e l’attività edilizia sarà autorizzata con permesso di costruire diretto.

Il Piano casa potrà essere applicato anche in aree sottoposte a vincolo Paesaggistico, con i rispettivi interventi autorizzati previo parere degli organismi preposti al controllo sul rispetto di prescrizioni e linee guida del PPTR.

Ringrazio il Presidente della Commissione Paolo Campo per la conduzione equilibrata dei lavori, l’assessore Maraschio per aver condiviso, dopo diverse tensioni iniziali, una proposta accordata con i suggerimenti di comuni, ordini professionali e associazioni di categorie, e i colleghi Filippo Caracciolo e Maurizio Bruno che con me hanno sottoscritto il testo iniziale, oggi risultato sostanzialmente confermato.

Nei prossimi giorni l’appuntamento si sposterà all’aula, nella speranza che ci sia lo stesso clima, magari con soluzione di ulteriori e piccoli problemi di carattere meramente interpretativo”.

Nota del consigliere regionale di Con Emiliano, Stefano Lacatena. 

“Sul Piano Casa è stato fatto un bel lavoro: ha prevalso la tutela degli interessi collettivi e la maggioranza ha dimostrato maturità perché le intese raggiunte non sono affatto su questioni di piccolo cabotaggio. Abbiamo semplificato i procedimenti amministrativi dei Comuni e abbiamo dato dei parametri certi come l’individuazione di zone omogenee:  cosi gli enti locali sapranno già con chiarezza le aree di applicazione della normativa. E ancora: abbiamo consentito gli interventi nelle zone E, dunque sugli immobili che insistono nelle aree rurali con destinazione residenziale. Anche quest’ultimo punto è stato oggetto di confronto approfondito e ringrazio l’assessore Maraschio per aver condiviso l’indirizzo. Abbiamo anche previsto la possibilità di intervenire nelle aree tutelate nei perimetri concessi dal Pptr. Adesso, resta sospesa e affidata al giudizio dell’aula solo l’importante questione della norma transitoria, ovvero della disciplina applicabile tra il Piano Casa vigente e la legge che stiamo portando avanti. Se il metodo di condivisione che abbiamo utilizzato si rivelerà vincente, come credo, fino all’approvazione in aula, potremo dire di aver redatto una legge semplificata per la rigenerazione urbana di qualità per sostenere lo sviluppo della Puglia. Sta vincendo il buonsenso”.

 

 

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