Coldiretti Puglia - E' crisi grano e carburante agricolo

Autore Redazione Canale 7 | sab, 05 mar 2022 11:50 | 754 viste | Coldiretti Puglia Agricoltura Economia

La crisi ucraina sta acuendo i comparti dell’importazione di grano e il settore energetico,  in particolare del carburante agricolo. La denuncia è di Coldiretti Puglia.

 

Sale ancora il prezzo del grano e raggiunge i massimi dal 2008 ma valori in aumento si registrano anche per le quotazioni di mais e soia che stanno mettendo in crisi l’alimentazione degli animali nelle stalle con le industrie della pasta e del pane lanciano l’allarme scorte, mentre il prezzo del grano duro made in Puglia è sceso di 2 euro. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulle quotazioni mondiali per le materie prime agricole. Un’ emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais per l’alimentazione del bestiame, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che l’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 20% ma garantisce anche il 5% dell’import nazionale di grano. C’è poi lo tsunami del caro energia alimentato dall’invasione Russa in Ucraina con prezzi record per gas e petrolio arriva anche ai mezzi agricoli per cui cresce l’allarme che le colonnine eroghino carburante agricolo per i trattori col contagocce per il dimezzamento degli approvvigionamenti. E’ quanto segnala Coldiretti Puglia, con gli effetti a valanga della guerra in Ucraina che fa crescere l’allarme proprio quando l’ondata di freddo fa crescere i consumi di carburante nelle serre con cicli di produzione di 24 ore e serve il gasolio per i trattori impegnati nelle lavorazioni agricole.  L’emergenza energetica si riversa – sottolinea Coldiretti – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Con il rincaro dell’energia e il caro benzina – continua la Coldiretti – crescono poi le spese di trasporto con l’85% delle merci viaggia su gomma. In questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro. La conseguenza diretta è che il gap penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.

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