Monopoli - Rifunzionalizzazione dell' immobile di contrada Tortorella scelto come best practice

Autore Redazione Canale 7 | mer, 30 giu 2021 12:17 | 1522 viste | Monopoli Regione-Puglia Assessore-Pennetti Attualità

Si tratta di un progetto di inserimento lavorativo e territoriale dei disabili fisici e psichici.

Il Comune di Monopoli è stato invitato in Regione Puglia per presentare il progetto di rifunzionalizzazione del bene in concessione sito in Contrada Tortorella (“Il Bene che vorrei”), scelto insieme a quello presentato dal Comune di Ugento (Le) come best practice tra i progetti finanziati dal programma.

La presentazione è avvenuta presso la presidenza della Giunta regionale (Sala De Iesu) nell’ambito del “Focus su riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità” alla presenza della funzionaria dott.ssa Annatonia Margiotta. Il progetto, che  ha ottenuto un finanziamento di € 597.018,40 (pari al 100% dell’importo) nell’ambito del bando POR Puglia 2014-2020 - Avviso pubblico “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile”, è stato presentato dall’Assessore alle Politiche per l’intercettazione dei finanziamenti comunitari Angela Pennetti, dall’arch. Emanuela Gervasi (Servizio Finanziamenti del Comune di Monopoli) e dalla dott.ssa Aurelia Longo (Servizi Sociali del Comune di Monopoli).

Il bando promuove la legalità, attraverso misure idonee a favorire la prevenzione dei condizionamenti sociali e criminali con iniziative che rendano i beni confiscati, emblema di legalità, forieri di rinnovate relazioni, sane e legali, di valenza etica, sociale e culturale e di sviluppo del territorio.

Il Comune di Monopoli ha individuato una abitazione confiscata alla criminalità con annesso terreno incolto, vigneto, serra ed attività ludiche (piscina, campo da tennis) per lo svolgimento di attività legate all'agricoltura sociale con particolare riferimento al vigneto sociale. È stato messo in campo un percorso di formazione e job coaching finalizzato all'inserimento lavorativo e territoriale di persone affette da disabilità fisica o mentale che versano in situazioni di esclusione o emarginazione sociale da impegnare nella coltivazione del vigneto e in serra e nella realizzazione e organizzazione di degustazioni di cibi Km 0 da loro stessi prodotti. La coltivazione potrà essere aperta, non solo al contributo di associazioni, volontari ma anche dei cittadini normodotati, realizzando una concreta possibilità di integrazione fra i disabili e il resto della comunità.  La struttura sarà affidata in gestione a terzi a titolo gratuito per le finalità declinate nella proposta progettuale e per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi al completamento dell’operazione.

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