Bari: smantellato il “clan Velluto”. 17 arresti

Autore Redazione Canale 7 | gio, 04 ott 2018 11:50 | 1946 viste | Bari Carabinieri Arresti Criminalità Cronaca

“ clan Velluto” operante nel quartiere Carrassi – San Pasquale. 17 gli arresti dei Carabinieri per traffico transnazionale di sostanze stupefacenti.

Nel corso della nottata, in Bari, Fasano (BR), Lecce ed in località protetta, i Carabinieri del Comando Provinciale Bari hanno dato esecuzione a 17 ordinanze di custodia cautelare (12 delle quali in carcere e 5 ai domiciliari), emesse dal GIP del Tribunale barese, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con le aggravanti dell’ingente quantità e della transnazionalità, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, con l’aggravante di aver agevolato l’associazione mafiosa, nonché detenzione di munizionamento comune e da guerra.

L’attività di indagine, convenzionalmente denominata “Drug Boat”, avviata dai militari della Compagnia di Bari Centro, ha permesso di accertare l’esistenza, la piena operatività, nonché l’assetto del clan “Velluto”, con al vertice il pluripregiudicato Domenico Velluto (tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi in carcere), operante nel quartiere cittadino di “Carrassi – San Pasquale”, che conta numerosi affiliati e gregari, secondo diversi livelli di gerarchia interna e dispone di una solida struttura organizzativa oltre che di risorse economiche tali da supportare ingenti investimenti nel narcotraffico di “cocaina”, “hashish” e “marijuana”.E’ stata anche  documentata la vicinanza del predetto sodalizio allo storico clan “Parisi” - attivo nel quartiere di Bari Japigia ed il collegamento, fondato su una compravendita e successiva cessione di una partita di “hashish” di 10 kg, tra il clan Velluto e il clan Misceo, operante in Bari San Paolo.

Sono state altresì individuate le “basi logistiche” utilizzate per l’ideazione, la programmazione e la direzione delle attività criminose facenti capo all’associazione, ovvero un gazebo ubicato nei pressi della Chiesa di San Marcello, nel quartiere San Pasquale, roccaforte del clan; un rimessaggio di imbarcazioni in Strada San Giorgio, nella disponibilità di uno dei sodali, nel quale venivano preparati i natanti in vista delle operazioni di trasporto, via mare, dello stupefacente (già sottoposto a sequestro preventivo, unitamente ad un locale attiguo adibito ad officina, per violazione della normativa ambientale). Durante l’inchiesta sono state individuate due villette abbandonate per lo stoccaggio, adibite a depositi provvisori della droga, in località Torre a Mare (BA).

Una delle predette villette è stata luogo di destinazione di ingenti carichi di stupefacenti, dall’Italia settentrionale. In una circostanza sono stati rinvenuti e sequestrati dai militari operanti 20 kg. di marijuana, 10 kg. di hashish suddivisi in ovuli da 10 grammi ciascuno, 12 munizioni cal. 9 parabellum, 6 munizioni cal.9x21, un serbatoio per fucile d’assalto Kalashnikov. In un secondo intervento, sempre nella stessa villetta, i miliari del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari Centro hanno arrestato tre pregiudicati trovati in possesso di 800 grammi di hashish suddivisi in panetti.

Nell’altra villetta di Torre a Mare i militari hanno intercettato un carico di droga dall’Albania. In particolare, in quest’ultimo caso, il trasporto internazionale sull’asse “Albania – Puglia” è avvenuto via mare, con l’utilizzo di un natante, dotato di due motori fuoribordo da 250 cavalli ciascuno ed appositamente equipaggiato da alcuni membri dell’organizzazione, a bordo del quale lo scafista ha trasportato, dalle coste albanesi a quelle baresi, quasi 7 quintali di “marijuana”, in grossi imballi accuratamente incellophanati per evitarne il deterioramento, sottoposti a sequestro, per un valore complessivo pari a 5 milioni di euro.

Uno dei componenti apicali dell’associazione, invece, dovrà rispondere anche di possesso di munizionamento comune e da guerra.

I destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Lecce e Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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