L'incidente si è verificato stamattina alle porte di Mola
Questa mattina, alle porte di Mola di Bari, si è verificato un tragico incidente che ha spezzato la vita di una donna. La vittima è Catia Spada, 50 anni, volontaria conosciuta e stimata per il suo impegno presso il canile comunale di Mola, dove si stava recando anche oggi. Lo scontro, avvenuto tra un’automobile diretta verso Mola e una motocicletta che procedeva in direzione Conversano, non ha lasciato scampo alla donna. Nonostante l’intervento immediato dei carabinieri e dei sanitari del 118, Catia è deceduta durante il trasporto verso l’ospedale Di Venere. La dinamica dell’impatto resta ancora da chiarire e sarà oggetto di accertamenti. La comunità molese è profondamente scossa dalla notizia, che ha colpito non solo chi la conosceva personalmente ma anche quanti ne apprezzavano la dedizione. Catia era una figura di riferimento per il canile comunale, dove con costanza e passione si prendeva cura degli animali, offrendo tempo ed energie a chi non ha voce. Il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, ha voluto ricordarla con parole cariche di commozione: “Catia rappresentava un esempio di generosità e impegno. Con il suo sorriso e la sua disponibilità ha saputo trasmettere valori autentici, lasciando un’impronta indelebile nella nostra comunità. Non solo nel canile, ma anche come volontaria della Protezione Civile, non ha mai fatto mancare il suo contributo, dimostrando senso del dovere e altruismo in ogni circostanza. La sua perdita è un dolore che mi tocca profondamente. Porterò sempre con me il ricordo della sua umanità, della sua forza silenziosa e della sua bontà inesauribile”. A ricordarla anche l’associazione “Per fare un fiore”: “Si è sempre dedicata a loro. Ha perso la vita a 49 anni una persona buona, come poche. Quei cani e tutti i randagi di Mola da oggi saranno più soli. Ci stringiamo con tristezza profonda alla sua famiglia e a tutto lo staff del Canile Mola di Bari che l'ha amata profondamente e fortemente l'ha voluta con sè dopo il cambio di gestione. Sì, perché Catia era preziosa per loro”.