Soddisfatto per la prestazione, meno per il risultato. A fine partita, Alberto Colombo ha due sensazioni ben distinte, che poi sono le stesse di chi ha seguito il match. In particolare, quella parte centrale del secondo tempo, in cui il Monopoli stava dominando, grida vendetta: «Abbiamo disputato la migliore frazione di gara di tutta la stagione- spiega Colombo- con una predisposizione encomiabile da parte dei ragazzi. Direi tanto rimpianto. Non stavamo attraversando un buon momento e siamo andati sotto dopo pochi minuti- prosegue il tecnico biancoverde-, lì ci poteva davvero crollare il mondo addosso. Ma piano piano siamo usciti dal guscio e abbiamo preso campo. Anche nel primo tempo, per la verità, c’eravamo. Nell’intervallo, ho rimproverato i ragazzi per la mancanza di convinzione in quello che si faceva, perché anche allora le opportunità c’erano state. Magari non avevamo concretizzato, vedi la palla per Fall che non è riuscito a concludere a tu per tu con il portiere o Greco che, con un po' più di qualità, poteva servire Tirelli. Nel secondo tempo- analizza Colombo- la musica è cambiata e abbiamo preso consapevolezza: la squadra ha dimostrato qualità non solo tecniche ma anche tattiche. Abbiamo fatto un gran lavoro sulla catena di destra- prosegue Colombo- creando tantissimi presupposti per andare a finalizzare. Abbiamo creato e retto bene anche dal punto di vista fisico, senza dimenticare che di fronte avevamo un Trapani forte, che sul campo, al di là della penalizzazione, ha conquistato 29 punti. Sono soddisfatto anche per la reazione caratteriale- ammette il tecnico biancoverde- perché, quando vieni da brutte prestazioni come quelle contro Benevento e Picerno, non è così scontato che si riesca a reagire». A Colombo, peraltro, non va giù la modalità con cui è arrivato il gol del Trapani: «Sapevamo delle difficoltà create dalle rimesse di Giron e siamo stati poco attenti. I dettagli fanno la differenza- rammenta- però ci teniamo le cose buone, vedi il gran secondo tempo che dimostra come questa squadra ha sola una strada per giocarsela con l’avversario, cioè essere sul pezzo, avere idee da immettere sul campo ma soprattutto il coraggio e la fiducia nei nostri mezzi. Faccio i complimenti per la prestazione ma peccato per non aver vinto».