Il terreno di gioco del "Veneziani" non è l'unico problema strutturale. Anzi...

Autore Domenico Dicarlo | mer, 15 ott 2025 13:03 | 1757 viste | Strutture-Calcistiche-Monopoli

I problemi saranno risolti, ma solo in parte, con la riqualificazione del "Veneziani"

Quello del terreno di gioco del “Veneziani” è uno dei principali problemi delle strutture calcistiche locali ma non è certamene l’unico. Una questione atavica, che solo parzialmente sarà risolta dagli interventi previsti a fine campionato con il rifacimento del terreno in sintetico e degli spogliatoi. Partiamo da un dato interessante: nelle scorse settimane, alle squadre di Lega Pro sono stati distribuiti i primi proventi relativi alla cosiddetta riforma Zola (che entrerà nel vivo a partire dalla prossima stagione): 4 milioni di euro da dividere per le 60 squadre della terza serie. Ora, il Monopoli avrebbe incassato poco meno di 50.000 euro (minutaggio a parte), che sarebbero sotto media, visto che 4 milioni diviso per le 60 squadre fa 66 mila periodico. La riforma Zola premia economicamente gli investimenti su strutture, settore giovanile, foresteria, numero e qualifiche dei tecnici ecc. Ma se non c’è la possibilità di investire sulle strutture, sei penalizzato per forza di cose. Gli “equivoci” da risolvere sono almeno un paio: il primo, per esempio, riguarda il campo di allenamento. Questa estate la società biancoverde aveva quasi chiuso l’accordo con la Bs Soccer Team di Fasano, centro all’avanguardia nei pressi del centro commerciale di Fasano. Poi, un po' le difficoltà logistiche, un po' la voglia di non spostarsi da Monopoli hanno fatto soprassedere dall’idea. Previo, però, almeno il rifacimento erboso del “Carrieri”, ritenuto uno dei fattori dei tanti infortuni muscolari della scorsa stagione. Al di là delle parole, guardiamo i fatti: e questi ultimi dicono che attualmente il Monopoli si sta allenando ancora sul vecchio manto. L’altra questione riguarda la mancanza di un centro sportivo, con tanto di foresteria dove ospitare, per esempio, i ragazzi del settore giovanile non locali. In passato, erano state individuate un paio di alternative, ma la sensazione è che, come si dice da queste parti, “passa il santo e passa la festa” perché tutte queste difficoltà hanno fatto venir meno l’entusiasmo di investire in tali strutture e con esse, se vogliamo, anche il rischio d’impresa. La riqualificazione del “Veneziani” aiuterà negli allenamenti e nelle partite (vi potrà giocare, per esempio, la Primavera, ormai parcheggiata a Gioia del Colle senza, al momento, un ticket di scadenza), ma non basterà. Questi sono i fatti: per le soluzioni c’è gente pagata appositamente. 

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