Piazzole per camper trasformate in abitazioni: sequestrato camping a Polignano a Mare

Autore Alfonso Spagnulo | mar, 30 set 2025 18:50 | 608 viste | Polignano-A-Mare Sequestro Abusivismo Guardia-Costiera

Ad operare i militari della Guardia Costiera su ordine della Procura di Bari

POLIGNANO A MARE - Il personale della Guardia Costiera di Bari, delegato dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un preventivo nei confronti di un grande complesso immobiliare di circa 175mila metri quadrati situato sul mare a nord di Polignano a Mare. Le indagini sono compiute sull'ipotesi di reato di lottizzazione abusiva. L’attività investigativa ha avuto origine nell’estate del 2022 quando una socia di una struttura adibita a camping avrebbe sporto denuncia-querela per lamentare l’arbitraria demolizione di una parte del proprio gazebo. Secondo la tesi accusatoria formulata dagli inquirenti, sia il gazebo demolito che l’unità immobiliare della denunciante non sarebbero state coperte da alcun valido titolo edilizio e, pertanto, tutta l’area della piazzola assegnata alla socia (circa 200 metri quadri) sarebbe stata sottoposta a sequestro preventivo e la stessa iscritta nel registro degli indagati. A quel punto, preso atto di trovarsi all’interno di un ‘vasto agglomerato urbano’ che teoricamente doveva essere soltanto un complesso di piazzole di sosta per camper, l'Autorità Giudiziaria avrebbe deciso di estendere le indagini a tutto il camping. Le attività investigative, condotte per circa due anni dai militari della guardia costiera durante i quali i militari avrebbero acquisito ed esaminato numerosissimi fascicoli, escusso a sommarie informazioni testimoniali diversi rappresentanti delle istituzioni (dirigenti di Comune e Regione) ed effettuato numerosi sopralluoghi al fine di individuare di volta in volta i lavori in corso. L'Autorità Giudiziaria si è avvalsa che di una meticolosa consulenza tecnica. Il provvedimento adottato a carico degli attuali ‘soci attivi’, consta di 395 indagati: secondo l'accusa sarebbero responsabili nel tempo, a vario titolo e in concorso tra loro, della realizzazione illecita del complesso urbanistico sine titulo. L'indagine, secondo gli inquirenti, punterebbe a dimostrare la trasformazione di un'area originariamente destinata a 414 piazzole di sosta per camper, che sarebbero state convertite in vere e proprie “unità abitative permanenti realizzate in manufatti prefabbricati variamente rivestite con materiali lapidei di diversa natura, fattura e colore, fornite di allacci idrico-fognanti ed elettrici”. Il complesso, che sarebbe sottoposto a diversi vincoli, tra cui quello paesaggistico e in pieno Parco di Costa Ripagnola, presenta anche numerose strutture sportive, aree comuni e infrastrutture indipendenti come un depuratore, il tutto per un valore complessivo dei beni sequestrati stimato in circa 80 milioni di euro.

 

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