L'ultimo saluto di Antonio Di Cristo: "Oltre il cielo, continuerò a darvi fastidio"

Autore Domenico Dicarlo | ven, 01 ago 2025 18:35 | 1618 viste | Funerale Antonio-Di-Cristo

Silenzio e compostezza ai funerali del giovanissimo scomparso a causa di un drammatico incidente stradale. 

«Oltre il cielo, continuerò a darvi fastidio. Grazie di tutto Pà». Il saluto, questa volta, ha voluto darlo lui, Antonio Di Cristo, alle centinaia di persone che hanno affollato la Cattedrale di Conversano per rendergli l’ultimo saluto. Tante lacrime, ma anche silenzio e compostezza. Sulla bara, la sua foto sorridente, la foto di un campo di calcio, un pallone e la maglietta numero 27 dell’Accademia Monopoli, squadra nella quale giocava da centrocampista. Ai presenti, resteranno impresse le parole di Don Ciccio, parroco della parrocchia del Sacro Cuore che ha celebrato la messa e ha utilizzato l’omelia per stimolare i presenti a vivere e onorare Antonio, affinché la sua morte non sia vana. «Il silenzio fa rumore- ha esordito Don Ciccio-, perché a volte cerchiamo di utilizzare parole adatte, ma alcune volte non ce ne sono. Antonio era solo all’inizio della sua vita- ha proseguito il sacerdote- e, a chi chiede delle risposte, probabilmente a  volte non ce ne sono. Pensiamolo così, tra i corridoi della sua scuola o sul campo di calcio. Sì, perché giocando a pallone si impara la vita, perché impari a vincere, a perdere, a giocare e stare in panchina. Impariamo da Antonio- è stato l’accorato appello di Don Ciccio- non buttiamo la vita e non perdiamo tempo. Il domani non dipende da quello che dirò, ma da quello che farò. Grazie Antonio». Il papà Nicola ha abbracciato il feretro del figlio per tutta la durata della cerimonia, senza mai staccarsi. Ha preso la parola anche il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, che ha portato il suo omaggio alla famiglia senza cadere nella retorica «Perché davvero non si sa cosa dire in queste occasioni, se non invitare a provare a farsi forza». Centinaia i ragazzi tra amici, compagni di classe e compagni di squadra: sulle maglie, la scritta «Antonio vive». Decine di palloncini bianchi hanno accompagnato il feretro all’uscita dalla Cattedrale, per accompagnare il povero Antonio nel suo ultimo viaggio. 

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