Una nostra analisi, facendo un excursus nel passato, sulla partite più importanti degli ultimi 40 anni del calcio biancoverde
Tornando
indietro con la mente, si cerca di scorgere un potenziale podio sul quale
piazzare Monopoli-Virtus Francavilla negli ultimi decenni. E, con ogni probabilità,
siamo tutti d’accordo, se contiamo gli ultimi 40 anni, lo spareggio di domenica,
su quel podio ci entra di diritto. Troppo importante restare tra i professionisti
per non considerare Monopoli-Virtus Francavilla la partita delle partite.
Provando a tracciare un ideale podio dei match con la lettera maiuscola degli
ultimi 4 decenni della storia del calcio biancoverde, potremmo piazzarne 3: lo
spareggio Monopoli-Campobasso del giugno 1989, “la partita”, quella rimasta nel
cuore di tutti per l’incredibile esodo di tifosi biancoverdi in direzione
Calabria. Un ricordo che, 35 anni dopo, commuove ancora perché molti di quei
5.000 monopolitani non ci soni più e,
per il tifoso biancoverde, vale un po' il discorso che si fa per una finale
mondiale: chiunque sia stato protagonista di quella giornata ricorda esattamente
con chi era e cosa faceva. Senza nulla togliere alle cornici di pubblico della
rinascita del calcio monopolitano, l’altra partita da podio deve essere
considerata la finale di Coppa Italia contro la Correggese a Firenze. Forse, in
quel momento era “solo” una finale di Coppa Italia di serie D (ma, anche allora,
“soltanto” non lo era assolutamente), ma, a posteriori e concretamente, fu il
match che consentì di svoltare la storia del calcio recente biancoverde. Perché
fu quella vittoria ad aprire le porte della riammissione in serie C e farsi 9
stagioni consecutive tra i professionisti e giocarsi la “decima”. Anche in quel
caso, ovviamente, tutti ricordano esattamente con chi erano, cosa facevano, con
chi condivisero il viaggio, le birre bevute insieme e il ricordo di chi, come
nel normale scorrimento del tempo, non c’è più. Certo, nei decenni ci sono
tanti altri match rimasti nel cuore della tifoseria, dalla cavalcata dei play-off
ai derby di Eccellenza e serie D, ma, se parliamo di concreta importanza della
singola partita per il futuro, queste tre sono assolutamente da considerare da
podio. La “remuntada” di Cesena, per esempio (giusto per rimanere ai giorni
nostri), non la dimenticherà nessuno, ma quello era un sogno, un qualcosa in
più che si materializzava in quel momento ma che poco avrebbe cambiato sul
futuro, a meno che, ovviamente, non si fosse arrivati sino in fondo. Queste tre
partite, invece, hanno segnato e segneranno il futuro di anni di lavoro, di
progetti, di sogni e ambizioni, delusioni e gioie: sono quei match senza
ritorno, dentro o fuori. Inutile pure dire che così si carica ulteriormente di
responsabilità chi scende in campo: basta sapere che ci si gioca la permanenza nel calcio
professionistico.