Si può togliere la Puglia dal cibo ma non il cibo dalla Puglia, a maggior ragione nei periodi festivi, in cui il tacco dello stivale fa più parlare di sé con le grandi quantità di prodotti tipici che contribuiscono a rendere magica ogni tipo di celebrazione. Avvicinandoci dunque al Natale, l'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese ha voluto esprimere una stima riguardo ai consumi che i pugliesi si prepareranno ed effettuare negli imminenti giorni prefestivi. Un ruolo di primo piano lo ricopre l'artigianato alimentare con gli oltre 22 prodotti Doc, Igp e Stg riconosciuti e realizzati dalle piccole imprese del nostro territorio. Stando ai dati preliminari, l'inflazione avrebbe fatto registrare un netto calo nel mese di novembre, pari a circa +0,8%, dato non evidenziato dal marzo 2021. A contribuire a questo valore, una netta flessione sul piano congiunturale dei prezzi dei beni energetici con un rallentamento della crescita del valore dei costi dei beni alimentari e il conseguente freno alla crescita su base annua dei prezzi del "carrello della spesa". Allo stesso tempo, nel terzo trimestre 2023 la spesa delle famiglie a prezzi costanti vanta un incremento dello 0,7% sul trimestre precedente. Saranno pertanto un miliardo e 474 milioni di euro quelli spesi dalle famiglie pugliesi nel corso di questo Natale coinvolgendo 311mila imprese artigiane con 882mila addetti che operano in 47 settori. Soddisfatto il Presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza che evidenzia come i prodotti e i servizi offerti dalle imprese del nostro territorio siano caratterizzati da una maggiore qualità dovuta alle materie prime e al valore del lavoro dell’ascolto del cliente e della personalizzazione. Il presidente ha voluto ricordare inoltre il senso della campagna  ‘Acquistiamo Locale’: sostenere gli imprenditori pugliesi e i loro dipendenti, preservando la cultura artigiana e contribuendo al benessere della comunità con l'acquisto di prodotti locali. Un servizio nel telegiornale.