Cazzorla (M5Stelle Monopoli): " Il Comune esprima ferma opposizione allo sblocco delle estrazioni di gas in mare"

Autore Gianni Catucci | ven, 27 gen 2023 11:00 | 573 viste | Monopoli Movimento-Cinque-Stelle Trivelle Mozione Consiglio-Comunale Politica

La consigliera pentastellata, Giulia Cazzorla, ha presentato una mozione alla massima assise cittadina.


Il MoVimento 5 Stelle di Monopoli ha presentato una mozione al consiglio comunale, affinché la massima assise cittadina esprima la sua ferma contrarietà allo sblocco delle concessioni di estrazione gas in zone di mare, previsto dal cosiddetto decreto “Energia” approvato a novembre scorso dal Consiglio dei Ministri. Si tratta di una situazione che desta il massimo allarme non solo per la comunità monopolitana, si legge nel comunicato a firma della consigliera comunale Giulia Sonia Cazzorla , ma anche per altri territori pugliesi: oltre al Golfo di Taranto, ci sono le zone di mare prospicienti Brindisi ed Otranto. Per questa ragione nei giorni scorsi i consiglieri regionali M5S Galante, Barone, Casili e Di Bari hanno depositato una mozione per chiedere alla Giunta regionale di farsi portavoce con il Governo nazionale del no della Puglia all'aumento delle trivellazioni e di intraprendere ogni azione utile per contrastare il rilascio di nuove concessioni. L’iniziativa contro le trivelle è stata presentata in diversi comuni pugliesi. La consultazione popolare del 17 aprile 2016, proposta dalle Regioni, in merito alle trivellazioni in mare, nonostante il mancato raggiungimento del quorum, prosegue la consigliera del M5 Stelle di Monopoli, ha visto la partecipazione di quasi 16 milioni di cittadini con la netta preponderanza dell'86% (95%) dei suffragi favorevoli all'abrogazione della disposizione che estendeva la durata delle concessioni per l'estrazione di idrocarburi in mare (entro le 12 miglia dalla costa) sino all'esaurimento della vita utile dei relativi giacimenti. La scelta del Governo Meloni di aumentare la produzione del gas e avviare nuove trivellazioni è anacronistica ed insensata rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 e a quelli più ambiziosi per il 2050, contraddicendo le politiche europee in ordine alla transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile. Su questo tema, conclude il comunicato, non possiamo voltarci dall’altra parte, guardare indietro ed essere ambigui.

 

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