Xylella: sarà incappucciato domani l'ulivo infetto di Monopoli

Autore Redazione Canale 7 | mer, 13 feb 2019 12:47 | 1868 viste | Monopoli Xylella Coldiretti Agricoltura Attualità

La Procura ha dato il via libera ad incappucciare con rete antinsetto l'ulivo infetto da Xylella a Monopoli. L' annuncia Coldiretti Puglia.

Domani giovedì 14 febbraio 2019, alle ore 10,30, sarà coperto con la rete antinsetto l’ulivo infetto da Xylella Fastidiosa di Monopoli. L’appuntamento con gli agricoltori di Coldiretti che, sotto la vigilanza dei Carabinieri Forestali di Monopoli su mandato della Procura di Bari che ha dato il via libera ufficiale all’incappucciamento, è a Monopoli in Contrada Caramanna n. 576.  

“In realtà l’ulivo infetto, per le disposizioni del Magistrato inquirente, essendo ‘corpo del reato’ no va neppure sfiorato. Per cui sarà costruita una vera e propria struttura in tubi in acciaio che consentirà di posare la rete antinsetto ad una distanza di 50/70 centimetri dall’albero stesso”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

I campionamenti sull’albero in contrada Caramanna sono stati effettuati il 6 dicembre 2018, rivela Coldiretti Puglia, e il 19 dicembre 2018 il laboratorio dello CIHEAM – IAMB ha trasmesso al CNR e al Dipartimento di Scienze del Suolo e delle Piante dell’Università di Bari i saggi di conferma delle analisi effettuate il 17 dicembre.

“Non conosciamo i tempi del sequestro probatorio disposto il 12 gennaio scorso, che ha bloccato l’espianto già programmato per il 14 gennaio, e dell’attività investigativa della Procura di Bari, per questo abbiamo chiesto di incappucciare l’albero, perché oggi la sputacchina non c’è, ma le forme giovanili inizieranno a presentarsi a breve e così, al primo apparire degli insetti, non ci sarà alcuna fonte di inoculo perché l’ulivo infetto è coperto”, aggiunge il presidente Muraglia.

“E' indispensabile interrompere qualsiasi forma di contagio degli ulivi nell'area di Monopoli. Abbiamo già pagato noi agricoltori, e non i negazionisti che continuano a trovare spazio e credito in un contesto di confusione opportunistica, lo scempio che si è già perpetrato per esempio ad Oria e Francavilla, dove per non abbattere 47 ulivi malati, con espianti bloccati dai ricorsi al TAR, hanno fatto morire 3100 alberi – continua Muraglia - per colpa del batterio killer e consentito al vettore di continuare ad infettare migliaia di esemplari anche monumentali. La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere, che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 5 anni il danno ha superato 1,2 miliardi di euro. Il nostro agricoltore ha chiesto alla Procura di Bari, attraverso i Carabinieri Forestali di Monopoli, l’autorizzazione all’accesso nella particella sequestrata di 8 ettari, per procedere ai normali lavori colturali, nonché, soprattutto, per proteggere gli altri ulivi sani con un rate antinsetto a copertura dell’unico infetto", conclude il presidente Muraglia.

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