Scioperano i dipendenti di Province e Città Metropolitane

Autore Gianni Catucci | ven, 06 ott 2017 12:08 | 2225 viste | Sindacati-Cgil-Cisl-Uil Sciopero Province Città-Metropolitane

Oggi in  tutt’Italia agitazione dei dipendenti delle Province e delle Città Metropolitane.  Delicata la situazione in Puglia.


( Da comunicato) - Uno sciopero nazionale dei dipendenti delle Province e delle Città metropolitane, è stato proclamato per oggi 6 ottobre dai sindacati del pubblico impiego Cgil, Cisl e Uil. In tutt'Italia, sono circa 22 mila i lavoratori che incroceranno le braccia, per denunciare la 'migrazione forzata' di oltre 16 mila dipendenti da Province e Città metropolitane verso altri enti. Questo comporta  una riduzione di spesa pari a 4,3 miliardi dal 2013 a oggi, 38 province 'ordinarie' in un pericoloso stato di squilibrio economico. Tra le rivendicazioni del sindacato, anche la questione rappresentata dai Centri per l'Impiego, per cui si chiede una prospettiva certa. Ad oggi, mancano le risorse economiche per mantenere i servizi. Nelle Regioni rimane difficile, se non impossibile, garantire i servizi sui territori, a cominciare dalla manutenzione delle scuole e delle strade.  Nel particolare la Città Metropolitana di Bari ha ridotto nel tempo, ma anche con un taglio forzato, i suoi dipendenti. Attualmente conta circa 370 dipendenti effettivi, a cui si aggiungono 76 dipendenti dei Centri per l’Impiego. In precedenza ne contava 780, ridimensionati a 600 per i blocchi dei turn over, appena sufficienti per la gestione delle attività di competenza dell'ex Provincia. C’ poi da sottolineare l’elevata età media dei dipendenti, che è di 57/58 anni. Critica anche la situazione dei dirigenti. In questa fase caotica, la Regione Puglia è in grave ritardo sul completamento delle sue stesse leggi, in merito a deleghe e funzioni, né ha dimostrato interesse sul futuro della Città Metropolitana e dei suoi lavoratori, le cui prospettive sono molto poco chiare, come dimostrano le domande di mobilità in aumento. La situazione non è migliore per altre province della Regione, in particolare Lecce e Brindisi.


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