Un vero e proprio terremoto giudiziario nel barese con gli undici
arresti di ieri per corruzione e turbativa negli appalti pubblici. Gli
inquirenti evidenziano il ruolo sempre più frequente di faccendieri
defiiniti "facilitatori"
Una
brutta storia di mazzette e corruzione quella scoperta nel barese da
Carabinieri e Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura del
capoluogo nell’operazione denominata “Pura Defluit” che ha portato all'arresto di
11 persone , 2 in carcere, 9 ai domiciliari e un obbligo di dimora, per presunte tangenti
in cambio di appalti. Gli inquirenti hanno trovato divisi 'in mazzette', circa 300 mila euro in
contanti, scovati nella disponibilità dell'imprenditore albanese, Bertin
Salakku, residente ad Altamura, finito in carcere per corruzione. Sempre agli
arresti in carcere è finito il vice-segretario cittadino del Pd Roberto
Ottorino Tisci. La Guardia di Finanza, oltre all’esecuzione delle ordinanze
cautelari ha eseguito perquisizioni
domiciliari a casa di alcuni indagati e dei loro parenti, uffici pubblici (quelli
regionali) e aziendali, per presunte corruzioni e alterazione delle procedure
di affidamento di opere pubbliche nel settore degli appalti che hanno
interessato i comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura e Castellana Grotte. Le
intercettazioni ambientali, telefoniche e video, avrebbero ricostruito cinque
appalti truccati. La ristrutturazione del teatro comunale di Acquaviva delle
Fonti, per oltre 3 milioni di euro di fondi regionali, la progettazione e i
successivi lavori per il depuratore di Acquaviva, i lavori di manutenzione della
scuola media Viterbo di Castellana Grotte. Per questa vicenda il dirigente
comunale Giuseppe Cisternino, che avrebbe intascato una tangente di 6mila euro,
è finito ai domiciliari e per i lavori al depuratore di Altamura, Giacinto Forte, sindaco del comune murgiano, è
finito anch’egli ai domiciliari. Gli inquirenti hanno spiegato ieri in Procura
quanto sempre più numerosi siano gli episodi di corruzione, caratterizzati da
figure di faccendieri e manovratori, tra enti pubblici, mondo della politica e
degli affari, definiti “facilitatori”.