Monopoli – Manisporche: “Quer pasticcio brutto” del centro comunale raccolta rifiuti nell’agro

Autore Redazione Canale 7 | mar, 22 giu 2021 12:15 | 860 viste | Monopoli Manisporche Politica

Poche idee confuse e contraddittorie che pesano come macigni sulle tasse dei cittadini.

COMUNICATO - L’inseguimento per catturare il finanziamento di circa 436mila euro per un centro raccolta rifiuti nell’agro di Monopoli si è sviluppato in modo sempre più caotico e incongruente.

L’amministrazione Annese individua, bypassando la partecipazione cittadina, un’area in contrada Lamascrasciola priva dei requisiti di sicurezza viaria, in zona paesaggisticamente protetta ma dotata di un presunto valore di baricentricità e di facile acquisibilità perché di proprietà della Diocesi di Conversano-Monopoli.

L’amministrazione Annese, dietro invito di un gruppo di residenti della zona, accetta di spiegare la scelta. Le motivazioni, fragili e poco aderenti alla realtà del contesto rurale, sono avversate e rigettate dal comitato spontaneo.

L’amministrazione fa una retromarcia e affida al Dirigente dell’area Ambiente ed Ecologia ing.Antonicelli di scegliere, con un processo partecipativo, un’altra area che sia idonea al progetto, deresponsalizzandosi dal proprio compito politico.

L’ing. Antonicelli, in evidente difficoltà, il 15 giugno con determina dirigenziale, individua a sua volta un tecnico di Manfredonia, l’ing. Antonio Falcone per lo studio del territorio e per indicare possibili siti alternativi al costo di 4.930,30 euro, al netto di Iva.

La giunta Annese, in data 16 giugno delibera di avviare un processo partecipativo con un cronoprogramma che prevede che entro il 10 luglio dovranno essere recepite le proposte di cittadini o di enti, che l’ing. Falcone dovrà elaborare in 10 giorni per un’approvazione della localizzazione del centro raccolta rifiuti entro il 31 luglio.

 

Una storia così frastagliata non meriterebbe alcun commento. Ma una cosa ce la chiediamo.

Com’è possibile che amministratori circondati da cittadini e tecnici grandi conoscitori del territorio, demandino, usando i soldi dei contribuenti, il compito di sondare l’agro a un Dirigente non di Monopoli che a sua volta si affida a un ingegnere di Manfredonia?

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