Lopalco: "Stiamo uscendo dalla pandemia. Ma con Omicron occorre ridurre tutte le regole"

Autore Redazione Canale 7 | mer, 19 gen 2022 14:36 | 656 viste | Covid Pier-Luigi-Lopalco Regione-Puglia Salute Attualità

L’ epidemiologo: “ In primavera potremo fare i conti con una situazione nuova”. 

“Credo che abbiamo raggiunto il picco della pandemia subito dopo l’epifania, quindi ne stiamo uscendo. Nel senso che il mese prossimo non ci sarà più". Così l’ ex assessore regionale alla Salute, e attualmente consigliere regionale pugliese, Pier Luigi Lopalco, ieri durante un’intervista radiofonica nazionale. "Non voglio fare previsioni troppo ottimistiche- - ha affermato Lopalco – ma credo che in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata oppure entrata in contatto col virus". Si potrebbero togliere le mascherine da marzo. "Come trend però dobbiamo sempre aspettare i dati- ha aggiunto l'epidemiologo. Lopalco sulla questione obbligo di tampone per i vaccinati è favorevole all'abolizione e ha aggiunto "anche per i positivi dopo cinque giorni, a patto che non abbiano avuto sintomi". In un'intervista all'Adn Kronos Pier Luigi Lopalco aveva detto che : “ Non bastano 'ritocchini'. Sono convinto che dobbiamo rivedere tutte le regole, sia della quarantena che dell'isolamento legati al Covid. Lo scenario è profondamente cambiato, non possiamo usare le stese indicazioni. Oggi abbiamo a che fare con un virus diverso. Ormai è Omicron la variante che sta circolando nel nostro Paese. E abbiamo una popolazione vaccinata al 90%. Non possiamo prescindere da questi due elementi e applicare le stesse regole, appena modificate, che applicavamo quando circolava la variante Alfa o la Delta, in una popolazione molto meno vaccinata. Facendo solo 'ritocchini'- sostiene Lopalco-  rischiamo di creare più danni, con le regole, che vantaggi per la salute pubblica”. Infine l’epidemiologo ritiene che bisogna sburocratizzare la questione tamponi per uscire dallo stop imposto dal periodo di quarantena. L’attuale sistema sta sovraccaricando in modo drammatico il sistema basato sui test molecolari. Bisogna assolutamente – conclude  - andare verso una gestione endemica, quindi di convivenza, con il virus”.    

 

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