"Documentazione in ritardo": a Conversano l'opposizione abbandona l'aula nel giorno dell'approvazione del Bilancio

Autore Domenico Dicarlo | ven, 31 dic 2021 10:40 | 858 viste | Consiglio-Comunale-Conversano

Il consigliere di maggioranza Lorenzo Abbruzzi la definisce "una pagliacciata". L'opposizione esce dall'aula dopo aver letto il documento

E' iniziato tra le polemiche il consiglio comunale di Conversano, programmato per l'ultimo giorno dell'anno. L'ordine del giorno prevede l'approvazione del Bilancio. L'opposizione, immediatamente dopo l'inizio dei lavori, ha abbandonato l'aula dopo aver letto questo documento: "Nel consiglio comunale odierno si discute del bilancio di previsione 2022-2024 in maniera  alquanto singolare. Ed infatti, i provvedimenti relativi a tale bilancio sono stati notificati ai consiglieri comunali in data 15/12/2021, a cui hanno fatto seguito le diverse commissioni bilancio convocate dal 20 dicembre in poi (cioè dopo soli 2 giorni lavorativi), e la scadenza per la presentazione degli emendamenti è stata fissata al 24/12 (in pieno periodo festivo). Tali tempistiche rivelano la mancata programmazione dell’attività politico amministrativa di questa maggioranza, unitamente alla mancata condivisione con le opposizioni e la cittadinanza tutta. Al contrario il bilancio che si intende approvare oggi, avrebbe richiesto una comunicazione congrua, ma soprattutto partecipata (per prassi almeno un mese prima). Trasmettendo il tutto ai consiglieri di minoranza in pieno clima natalizio, non è stato concesso il tempo necessario per esaminare la manovra e gli atti ad essa collegati. Questo è sufficiente per comprendere che quanto oggi chiesto alle opposizioni non è il dibattito, ma la conformità a scelte calate dall’alto senza possibilità di appello, con il totale svilimento dei processi democratici di partecipazione e confronto. A questo si aggiunge un tema di accessibilità alla politica. E difatti è impensabile che un consigliere o una consigliera comunale approfondisca, studi ed elabori emendamenti al bilancio, nell’ottica di una partecipazione attiva e propositiva alla discussione di oggi e del pieno adempimento alla propria funzione di controllo, se la proposta di bilancio viene presentata in questo periodo dell’anno, senza dimenticare che tutti esercitiamo la nostra azione politica conciliandola con altri impegni, quali il lavoro o lo studio. Questo riflette la totale disattenzione e disinteresse della maggioranza nel permettere e garantire una reale partecipazione alla vita democratica di questa istituzione ai consiglieri tutti. Con una legge di bilancio e la conseguente riforma fiscale in esame in Parlamento, si è reso necessario un rinvio del termine ultimo di approvazione dei bilanci dei Comuni, richiesta tra l’altro sollecitata dal presidente dell’ANCI Decaro e da quello dell’UPI De Pascale, affinchè gli enti locali possano formulare previsioni di bilancio precise e rispondenti alle nuove normative. Alla luce di tutto ciò, la fretta adoperata nella presentazione e nell’approvazione di questo atto è ancora più inspiegabile. Fretta testimoniata dalla superficialità nella presentazione di atti accessori come il DUP, formulato usando lo schema dell’ANCI e pubblicato sull’Albo Pretorio addirittura in formato word modificabile. Riteniamo questo bilancio inaffidabile, in quanto, per ammissione della stessa maggioranza in sede di commissione, è stato definito un atto “tecnico e incompleto”, non esprimendo programmazione e quindi una volontà politica rispondente alle reali condizioni della nostra città. In verità non c’è traccia alcuna della consapevolezza, che amministratori accorti e affidabili dovrebbero avere, circa i bisogni della nostra comunità in un momento storico come quello che viviamo. Dove sono, infatti, le Politiche fiscali e tributarie? Come si cercherà di alleggerire l’aumento della TARI che certamente deriverà dalla revisione del PEF? Dove sono le Politiche sociali e di incentivazione dell’iniziativa economica? Dove sono le Politiche urbanistiche e di pianificazione territoriale? A titolo di esempio, si rileva che nel piano triennale delle opere pubbliche non è stato inserito il centro di raccolta comunale dei rifiuti, che invece era previsto nella vecchia programmazione e per il quale non si è dato seguito a nessuna azione da parte degli uffici. Ed ancora, le delibere per l' IRPEF e quella per l'IMU non prevedono alcuna riduzione di imposta per l'anno 2022, una scelta assolutamente non in linea con quelle nazionali, dove invece si riducono alcune aliquote IRPEF al fine di diminuire la pressione fiscale in questo momento di emergenza sanitaria. Una manovra di questo tipo, con le inevitabili e numerose variazioni da attuare nel corso dell’anno comporterà, con tutta probabilità, l’utilizzo di fondi provenienti dall’avanzo di amministrazione. Una pratica, questa, che espone l’ente e tutti i cittadini e le cittadine di fronte a spese impreviste o ad aumenti delle imposte, come nel caso della Tari, il cui aumento nel prossimo anno non sarà coperto da contributi comunali come in quello appena trascorso, in virtù dell’assottigliamento delle risorse d’avanzo stesse. Ricordiamo che già in questo primo anno è stato impiegato un avanzo di amministrazione che, in un periodo tanto delicato come quello che viviamo, avrebbe meritato una maggiore oculatezza. I consiglieri di opposizione dunque respingono al mittente questa manovra di bilancio, non considerandola idonea nella forma, nel metodo e nel merito all’agibilità democratica e al ruolo di indirizzo politico che compete a questo Consiglio Comunale. L’opposizione vigilerà sulle operazioni di variazione che inevitabilmente si susseguiranno nei prossimi mesi, verificando gli impatti che una gestione finanziaria disinvolta potrebbe avere nell’immediato e in prospettiva sulla vita dei cittadini ed eventualmente apportando modifiche ed emendamenti che non è stato possibile presentare in data odierna. Per le ragioni fin qui esposte, l’opposizione tutta, in dissenso rispetto al metodo adoperato, non ritenendo esserci i presupposti essenziali per un confronto partecipato e costruttivo, abbandona l’aula, rimettendo alla responsabilità della maggioranza le decisioni in merito all’adozione di questo provvedimento". Immediata la reazione del consiglio comunale di maggioranza Lorenzo Abbruzzi: "E' una pagliacciata. L'unica cosa buona è che a mezzogiorno il consiglio finirà...". Ora si passa all'approvazione del bilancio: in aula ( o collegati da remoto, come il sindaco Lovascio) resta solo la maggioranza

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