Arrivano fondi per agricoltura bio

Autore Gianni Catucci | mer, 28 giu 2017 13:18 | 2865 viste | Agricolura-Bio Coldiretti-Puglia

La Coldiretti Puglia 2 plaude al 28mln di pagamenti Agea nel settore bio. Una vera boccata ossigeno per 3605 agricoltori.


Per Coldiretti Puglia il pagamento di 28 milioni di euro da parte di Agea, è una boccata d’ossigeno per 3605 agricoltori pugliesi. Essi avevano presentato domanda di beneficio per la coltivazione biologica entro il 15/05/2016 (primo bando), sia per la Sottomisura 11.1, per i pagamenti per la conversione in metodi e pratiche di agricoltura biologica, sia per la 11.2 relativa ai pagamenti per il mantenimento di metodi e pratiche di agricoltura biologica. La Puglia è una delle 3 regioni più bio d’Italia, recita un comunicato di Coldiretti,  con 4815 produttori nel 2016 e una crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente (dati Sinab) e la prima per numero di trasformatori con 1.234 produttori/operatori. In un periodo di contrazione dei consumi, sono addirittura aumentati in Puglia nei primi 5 mesi del 2017 di un ulteriore 18% (dati CIbi, Consorzio Italiano per il Biologico) i consumi familiari di alimenti biologici. “In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l’aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell’81 percento”. Le pratiche bio interessano tutti i comparti agricoli: olivo (32%), cereali (22%), vite (6%), frutta (2%). Anche rispetto al segmento dell’acquacoltura biologica 3 impianti sono pugliesi”. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a ricercare ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore. I timori dei consumatori, dice Coldiretti,  innescati dagli scandali alimentari, si sono tradotti in una seria preoccupazione per la sicurezza alimentare e in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione.


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