Scovare gli ulivi infetti da xylella con droni e alta tecnologia

Autore Redazione Canale 7 | mar, 16 giu 2020 10:50 | 1203 viste | Xylella Ulivi Tecnologia Agricoltura Attualità

Utilizzo di  droni e sensori termici per scovare la xylella fastidiosa prima che  distrugga  tutti gli ulivi. 

 

Si chiama REDoX, e si tratta di rilevazione precise a distanza della xylella.E’ il nome del progetto proposto e coordinatodal Distretto tecnologico aerospaziale con l’utilizzo di droni, che è stato ammesso a finanziamento dal Ministero dello Sviluppo economico per dare la caccia al batterio che sta distruggendo gli ulivi della Puglia. Nel progetto sono coinvolti il Cnr, l’Enav attraverso una società controllata e Planetek di Bari, azienda leader a livello internazionale nell’utilizzo di micro satelliti e di rilevazioni di dati da satellite. Il progetto sviluppa un set di tecnologie e procedure per l’acquisizione, trasmissione, archiviazione, elaborazione e condivisione di dati tele rilevati che vengono acquisiti con sensori digitali montati su satellite, aereo, drone e piattaforme terrestri, per la identificazione delle piante di ulivo infettate da Xylella fastidiosa prima ancora dell’insorgere di sintomi visibili ad occhio nudo. L’utilizzo dei sensori iperspettrali e di camere termiche messi a disposizione dal Cnr, garantirà un monitoraggio continuo di aree estese, anche decine di migliaia di chilometri quadri come una intera regione, con elevati livelli di accuratezza e costi ridotti rispetto agli attuali. La gestione della enorme mole di dati che sarà prodotta con l’utilizzo di sensori iperspettrali su area vasta avverrà attraverso un sistema software in ambiente cloud di archiviazione ed elaborazione realizzato da Planetek che consentirà la messa a punto di strumenti efficaci per la condivisione e l’utilizzo dei risultati del monitoraggio e diverrà l’attore finale sul mercato attraverso la vendita del servizio. Saranno messe a punto metodologie innovative peridentificare con certezza i rami e le branche infetti da campionare o da potare e che, in assenza di sintomi di disseccamento visibili ad occhio nudo, potrebbero risultare particolarmente difficile da individuare. Base operativa sarà l’aeroporto di Grottaglie. Al momento al livello nazionale ed internazionale non sono disponibili sistemi di diagnostica che possanoindividuare in tempi rapidi su area vasta la presenza della malattia a carico delle piante di ulivo. Esiste quindiun mercato potenziale notevole per la fornitura di servizi di monitoraggio continuo della presenza del patogeno nell’intero bacino del Mediterraneo dove la coltivazione dell’ulivo è ampiamente presente.

 

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