Sempre più nascite per il reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Paolo di Bari

Autore Gianni Catucci | mer, 15 feb 2023 11:18 | 574 viste | Bari Ospedale-San-Paolo Ostetricia-E-Ginecologia Salute

Il reparto è impegnato per la cura della donna a 360 gradi.

Il nido pieno di neonati e la presa in carico globale della salute della donna, dal parto naturale e indolore ai casi più complessi sino alle patologie meno note, come la vulvodinia. La lunga parentesi del Covid è ormai alle spalle e l’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Paolo  di Bari guarda oltre. A partire dal trend di natalità che – spiega il direttore Giovanni Di Vagno – è caratterizzato da un deciso incremento dei parti, passati dai 195 del luglio scorso ai circa 600 di fine 2022 e con una stima di crescita che, con il raddoppio dei parti, potrà toccare le 1.000 nascite nel 2023.  Obiettivo ulteriore è la riduzione dei tagli cesarei primari, come da indicazione del Ministero della Salute e della Regione Puglia. Segnali incoraggianti per un’unità operativa che dal luglio scorso garantisce non solo che il parto avvenga in modo sicuro,  ma anche senza dolore grazie al servizio di partoanalgesia, avviato prima con un’operatività di 6-12 ore e attualmente con un’attività h 24 che copre l’intero arco della giornata. Un potenziamento reso possibile dalla stretta collaborazione con gli anestesisti diretti dal dott. Domenico Milella ai quali, a seguito della presa in carico a cura dell’Ambulatorio per la Partoanalgesia, spetta il compito di visitare le gestanti e di acquisire informazioni necessarie ad affrontare il percorso della partoanalgesia in completa sicurezza.  L’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Paolo – ricorda Angela Leaci, direttrice medica del presidio - dispone di 24 posti letto, ambienti accoglienti, degenze con bagno in camera, un’isola neonatale per accogliere i piccoli e il Blocco Parto attrezzato con due sale travaglio/parto, una sala operatoria per le urgenze/emergenze ostetriche e una sala risveglio». L’ultima attivazione, in ordine di tempo, riguarda l’Ambulatorio del Benessere Pelvico Perineale Femminile, il primo servizio pubblico dedicato in special modo al trattamento della vulvodinia. Ad oggi sono stati effettuati 25 accessi per pazienti provenienti da Bari, Puglia e dal Mezzogiorno e vi sono prenotazioni sino al prossimo mese di aprile.

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